Come ogni lavoratore, anche per colf e badanti esiste la possibilità di assentarsi dal posto di lavoro in caso di malattia. A differenza degli altri dipendenti, però, non ricevono l’indennità di malattia INPS. Sarà infatti il datore di lavoro a retribuire i giorni di assenza, secondo modalità che dipendono da diversi fattori. La retribuzione sarà sempre del 50% per i primi 3 giorni di malattia, e piena solo dal quarto giorno in poi.
In ogni caso, la lavoratrice dovrà segnalare la malattia entro l’orario di inizo del lavoro. Successivamente dovrà presentare a mano o tramite raccomandata, non più tardi di due giorni dopo l’inizio del periodo di malattia, un certificato medico valido.
Se il lavoratore domestico è convivente, però, il certificato medico è necessario solo se espressamente richiesto dal datore di lavoro, se ci si ammala durante le ferie o mentre non si è presenti in casa del datore.
Al lavoratore spettano solo un certo numero di giorni di malattia retribuiti all’anno. Questo numero dipende dall’anzianità di servizio, esattamente come il periodo di comporto, cioè il numero di giorni passato il quale si può perdere il posto di lavoro.