Una recente indagine della Guardia di Finanza ha scoperto un enorme giro di lavoro domestico sommerso nel torinese. I militari hanno trovato ben 400 milioni di euro in redditi non dichiarati. Arrivano a 800 mila euro le imposte non versate.
Si tratta di colf e badanti che sono risultate evasori totali, smascherate dal grande traffico di contanti rilevati dai controlli ai confini. Queste persone, infatti, trasportavano denaro contante all’estero nonostante non dichiarassero alcun reddito.
Si è così scoperto che in realtà i segnalati lavoravano come collaboratori domestici senza regolare contratto e senza versare i contributi dovuti. Inoltre, in molti casi avevano chiesto prestazioni sociali e agevolazioni, danneggiando così ulteriormente lo Stato e i cittadini davvero bisognosi.
Come abbiamo detto in questo articolo, il lavoro in nero presenta rischi e costi molto alti sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. Assumere con un regolare contratto è una garanzia per tutti, e previene problemi legali e multe salate.