Secondo le ultime statistiche, gli immigrati irregolari che vivono e lavorano, come badanti e non, nel nostro Paese, sono quasi 600000.
Se queste persone venissero regolarizzate, si calcola che creerebbero un gettito fiscale di quasi un miliardo di euro.
Per questi e altri motivi, la Camera sta analizzandola proposta di legge di iniziativa popolare “Ero Straniero“. Presentata da +Europa, dai Radicali e da altri gruppi, la proposta si concentra proprio sull’emersione dal nero dei lavoratori immigrati irregolari. Per farlo, si potrebbe ricorrere ad intermediari specializzati, o offrendo lavori già disponibili a stranieri già radicati ma irregolari. In particolare, il pdl prevede il superamento dei flussi e l’introduzione di due nuovi canali d’ingresso: il primo costituito da soggetti istituzionali come centri per l’impiego e camere di commercio. Il secondo, è la sponsorizzazione da parte di datori di lavoro pubblici e privati, che garantiscono le risorse per l’assunzione del lavoratore straniero. A questi canali, si aggiunge la possibilità di richiedere il permesso, per gli stranieri già presenti, per comprovata integrazione di due anni.
La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha infatti detto, basandosi sul pdl in esame, che è intenzione del Governo e del Ministero “valutare l’opportunità di varare un provvedimento che, a fronte dell’immediata disponibilità di un contratto di lavoro, consenta la regolarizzazione di cittadini stranieri irregolari già presenti in Italia, prevedendo, all’atto della stipula del contratto, il pagamento di un contributo forfettario da parte del datore di lavoro e il rilascio del permesso di soggiorno per il lavoratore”.
Un fenomeno, quello del lavoro nero e della migrazione, che tocca molto da vicino il mondo del lavoro domestico. Da tempo infatti la maggior parte delle badanti in Italia sono straniere. Inoltre, sono ancora tantissime le badanti che, per forza o per scelta lavorano in nero. Se la proposta passasse, potrebbe aiutare gli attualmente insufficienti flussi, e permetterebbe di regolarizzare molte delle badanti che ogni giorno aiutano i nostri cari.