Il vero costo del lavoro domestico in nero

Se parliamo di badanti e colf, una delle prime preoccupazioni del datore di lavoro è il costo che la famiglia dovrà sostenere e come fare rientrare questa spesa nel budget domestico.

Cercando di risparmiare su un investimento consistente, ci si affida per la ricerca del collaboratore al consiglio di amici, parenti e conoscenti. La speranza è trovare tramite il passaparola una persona disponibile a lavorare senza un regolare contratto, per evitare la burocrazia e una parte del costo del lavoro.

Ma siamo certi che questa sia una garanzia di risparmio e affidabilità?

LE GARANZIE DI UN CONTRATTO REGOLARE

Il passaparola è sicuramente uno strumento importante, ma ogni famiglia può avere esperienze diverse con la stessa persona anche per simpatie o antipatie personali. Inoltre il contratto di lavoro offre garanzie e stabilità sia al dipendente che al titolare. Ad esempio, grazie alle clausole sul preavviso chi assume ha la sicurezza di non ritrovarsi da un giorno all’altro senza più l’aiuto del collaboratore domestico. Inoltre, si è coperti da un’assicurazione in caso di incidenti o danni accidentali.

IL COSTO DELL’ILLEGALITÀ

Il vero prezzo del lavoro sommerso viene alla luce con le sanzioni: quella prevista per 30 giorni o meno di lavoro nero può arrivare fino a 10.800 euro, oltre 10 volte il costo di un mese di lavoro regolare! Una multa salata, che può superare i 43.000 euro se il rapporto di lavoro irregolare supera i 60 giorni. Se oltre a non avere un contratto registrato, il lavoratore è un extracomunitario sprovvisto di permesso di lavoro, si arriva a pagare da un minimo di 2.160 ad un massimo di di quasi 52.000 euro!

LA SOLUZIONE

Per non incappare in questi problemi basta affidarsi all’esperienza di Ddomia. Ci occupiamo noi delle pratiche necessarie per un rapporto di lavoro perfettamente regolare e legale. Inoltre, grazie ai contatti e ai rapporti sviluppati in anni di attività, le nostre colf e badanti sono affidabili, preparate e professionali.