In Parlamento si studia un disegno di legge del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo a proposito di salari. La proposta è quella di definire per legge quello minimo a non meno di 9 euro lordi l’ora.
Una grande novità per tutti i lavoratori, ma in particolare per colf, badanti e babysitter. L’attuale CCNL di settore, infatti, prevede paghe lorde che vanno dai 4.62 agli 8.21 euro l’ora. Con la riforma tutte le lavoratrici e i lavoratori domestici riceverebbero la stessa paga minima, a prescindere da inquadramento e mansione.
Una proposta che però non manca di generare dubbi e perplessità: come fanno notare i rappresentanti dei datori di lavoro domestici, il salario minimo farebbe aumentare i costi per le famiglie fino ad oltre il 100% all’anno.
Come riporta anche il Sole 24 Ore, ad esempio, una badante convivente guadagnerebbe, con 54 ore di lavoro settimanali, più di 32000 euro, ben più del doppio dell’attuale stipendio.
Un aumento dei costi che rischia di aumentare il già alto numero di lavoratori in nero e che rischia di rendere troppo costose le cure di una badante per i pensionati italiani.
Per questo si sta studiando un emendamento, per escludere il lavoro domestico dalla legge sul salario minimo. A questo seguirebbe. entro 30 giorni, la definizione di minimi ad hoc, per trovare un punto di incontro tra le esigenze di lavoratori e datori di lavoro.